domenica 5 settembre 2010

Lezioni di arabo

Rossana Campo
Feltrinelli 2010
135 pp.
13 Euro
recensione di Paola Borraccino












  Soggetto buono per un porno, ottimo per un film erotico vietato ai minori. Veramente.
  A parte questo, il libro non vale molto; tant'è che l'ho letto in libreria, senza acquistarlo.
  L'autrice è italiana, ma vive da molti anni in Francia, dove ha anche ambientato la storia di questo romanzo.
  La quarta di copertina recita: "Betti vive a Parigi, è appena uscita da un divorzio e per arrotondare lo stipendio lavora nella rosticceria araba di Hassan. Tra i clienti abituali spicca Suleiman - algerino, professore in un liceo di periferia, musulmano praticante e depresso. Betti e Suleiman si guardano, si scrutano, lanciandosi occhiate di sfuggita e sperando che prima o poi uno dei due faccia un passo avanti. Ma quando finalmente si incontrano casualmente a una festa e si parlano per la prima volta entrambi rimangono delusi. Si immergono di nuovo nelle rispettive solitudini concedendosi qualche altro appuntamento. Ed è proprio la solitudine che alla fine salda il loro rapporto...".

  Pare che Rossana Campo abbia vinto un premio, per aver contribuito a promuovere il multiculturalismo e combattere il razzismo. Ora, però, non vorrei essere greve... ma se bastasse descrivere rapporti sessuali tra persone appartenenti a culture diverse, chi si è guadagnato/a le medaglie sul campo per gli sforzi resi e i risultati raggiunti nel multi-culturalismo meriterebbe il Nobel per la Pace: non scherziamo!

  La punteggiatura è pessima, i personaggi ad una sola dimensione (non specificherò quale) e la storia inconsistente.
  Mentre leggevo le prime 30 pagine, mi è venuta in mente la lezione di cinematografia che un mio amico mi fornì sui film porno. Mi disse: "Esistono due tipi di film del genere: con trama e senza."; io, naturalmente, ebbi l'ingenuità di chiedergli quale fosse la differenza ed egli mi rispose: "Nel primo l'idraulico suona la porta, la donna in vestaglia va ad aprire e l'uomo le dice - Buongiorno- e poi procede; nel secondo l'idraulico entra e procede con la donna senza neanche dire -Buongiorno-".
  Ho visto pochissimi film del genere, tuttavia abbastanza per riconoscere che la definizione del ragazzo era, tutto sommato, pertinente e corretta.
  Tornando al libro, si tratta di un racconto lungo (tempo di lettura 1 ora circa), dove l'80% dei dialoghi si svolge a letto o ha per oggetto la sfera intima; il resto è una serie di amplessi della protagonista con due partner diversi; poi niente.
  Ciò nonostante come lettura erotica raggiunge lo scopo, perché l'autrice attinge agli elementi più pregnanti dell'immaginario sessuale maschile (il lolitismo) e femminile (lo straniero, l'uomo nero, la sottomissione, il gioco sottile della violenza, il binomio tra slave e master schiava/padrone).

  Voto 8+ come libro erotico
           5 come libro di narrativa

  La citazione non la riporto, per ovvi motivi.

  Consigliato agli amanti del genere

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