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domenica 25 luglio 2010

Studio illegale

Federico Baccomo,
in arte DUCHESNE
Marsilio Editori
2009
17 euro
recensione di Paola Borraccino








Questo romanzo è più o meno il "riversaggio" dei post del blog http://studioillegale.splinder.com/ sul cartaceo; non è il primo caso e non sarà l'ultimo.
  Il mercato editoriale, affamato di novità, si sta buttando nel mare magnum della rete per andare a colpo sicuro. Si ritiene che un blog molto seguito da lettori debba tradursi necessariamente in un best seller ed alcuni casi sembrerebbero confermare questa ipotesi.
  Io sono contraria, perché se un testo nasce su una piattaforma è adatto ad essere fruito attraverso quel medium e non su qualsivoglia supporto.
  Pensiamo a ciò che accade con i quotidiani: le grandi testate approntano articoli diversi per il web e non riportano tout court quelli che vengono pubblicati, perché troppo pesanti e lunghi per essere letti sul monitor. Tutti sanno quanto sia più difficile mantenere la concentrazione su testi che scorrono sul pc, non per niente quando si deve studiare un testo, registrato su supporto informatico, si preferisce stamparlo.
  Ho fatto questa lunga parentesi per spiegare che il blog è più godibile e spumeggiante del libro.
  Lo stile è brioso e accattivante, ma la storia è abbastanza povera, con un finale banale e prevedibile.

  Come recita la quarta di copertina: " Andrea Campi è un professionista serio. Giovane avvocato nella sede milanese del prestigioso studio legale internazionale Flacker Grunthurst and Kopper, si occupa di importanti operazioni per conto dei più grandi colossi industriali.
...
Lavora  fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con un muro. Le giornate scorrono tra pause alla macchinetta del caffè, redazioni di contratti e riunioni interminabili, fino al giorno in cui Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato...".

  Ciò che è interessante del racconto è l'ambiente che descrive e la sua fauna variopinta, fatta di "avvocatume", professionisti ambiziosi e uomini e donne sempre impegnati a nascondere le proprie umane fragilità per dimostrarsi vincenti, combattivi, in una sfibrante lotta che non concede pause neanche nel privato.

   Il libro letto la prima volta è simpatico, ma non può essere letto la seconda volta.
  Sul blog della Marsilio è scritto che presto sarà tratto un film, con protagonista Fabio Volo, nei panni dell'avvocato Campi. Secondo me, non se ne sentiva il bisogno.

  Per un parere contrario al mio si legga la recensione su sul blog "Ne so abbastanza" di mfisk , avvocato d'affari.

  Consigliato ai laureati in Giurisprudenza che stessero ponderando l'eventualità di fare pratica presso uno studio legale internazionale e a coloro che siano curiosi di capire come si svolgono le trattative a certi livelli.
Comunque, una lettura da ombrellone, con dei passaggi divertenti.

Voto 6 e 1/2

La citazione
- Devi avere fiducia in me.
- Fiducia? Emily, sono un avvocato, cazzo. Io fondo la mia vita sulla mancanza di fiducia negli altri.

e la migliore in assoluto (tratta dal film Full Metal Jacket)

Qui vige l'uguaglianza, 
non conta un cazzo nessuno.