L'hanno definita la rivoluzione silenziosa, quella che ha portato l'Islanda alla riappropriazione dei propri diritti, sconfitti gli interressi economici di Inghilterra e Olanda e le pressioni dell'intero sistema finanziario internazionale.
Gli islandesi hanno nazionalizzato le banche ed avviato un processo di democrazia diretta e partecipata che ha portato a stilare una nuova Costituzione: una esplosione democratica che terrorizza i poteri economici e le banche di tutto il mondo, che porta messaggi rivoluzionari di democrazia diretta, autodeterminazione finanziaria e annullamento del sistema del debito.